Pagina (233/500)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Sono lodato indica mi lodano ora, in questo momento: fui lodato vale precisamente mi lodarono e così di seguito. In questa connessione e quasi direi unificazione del participio passato col suo ausiliare consiste la forza passiva, la quale mancherebbe tosto qualora il participio divenisse aggettivo, cioè non corrispondesse più al senso temporale dell'ausiliare. Per esempio, nella proposizione la stanza è dipinta, non si ha il passivo, perchè in essa non diciamo che la stanza viene dipinta in questo momento, che ora la dipingono, ma bensì che la stanza ha pitture, nello stesso modo che, sostituendo un vero aggettivo, si direbbe la stanza è bella, la stanza è ricca.
     
      § 14. Vi sono però dei verbi, il cui participio involge sempre o può involgere il concetto di azione compiuta (vedi addietro cap. XXI, § 5, nota). P. es. sono ferito (cioè, ho ricevuto una ferita), sono preso (mi hanno preso), sono domato (mi hanno domato), sono battuto (ho ricevuto delle battiture) e molti altri. I tempi composti di tali verbi possono pertanto, se non vi sia equivoco, costruirsi col semplice essere omettendo il participio stato. Essendo l'impero di Roma da' Franceschi (francesi) ne' Tedeschi trasportato (invece di essendo stato), nacque tra l'una nazione e l'altra .... acerba e continua guerra. Boccaccio. - Ella era appunto una città piena d'infiammazione, essendo fondata (stata fondata) da uomini i più feroci e marziali che fossero. Adriani il G.
      In tali verbi i tempi semplici (quelli cioè che non hanno il participio stato) sostituiscono sovente, per meglio mostrare che l'azione sia in atto, l'ausiliare venire all'ausiliare essere; p. es. io vengo, veniva, venni, verrò battuto, ferito, abbandonato ecc.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Roma Franceschi Tedeschi