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      Petrarca. - Non vi hanno lettere di raccomandazione migliori, che le lettere di cambio. Bartoli. - Non v'hanno miglia che possano misurare la vastità del suo circuito. Segneri. - Egli ne son d'ogni fatta (si parla di pietre). Boccaccio. - Sapete di quel miracolo che avvenne molti anni sono in quel nostro convento di Romagna? Manzoni. - Or fan sedici anni ch'e' mi fu tolto. Cecchi. - Fra le sue compagne d'educazione ce n'erano alcune che sapevano d'esser destinate al matrimonio (nella prima edizione ve n'era) Manzoni. - Vi son de' momenti (nella prima edizione v'ha ecc.). Manzoni. - Di quelle cose che alla vita bisognano in questi tempi. Boccaccio.
     
      § 8. RIFLESSIVO PASSIVO COL PLURALE. Anche il riflessivo passivo col plurale si può costruire col plurale. Per bene star si scende molte miglia. Petrarca. - Del suo legno si fa ottimi pettini e cucchiaj. Crescenzio. - Spesso si sogna la notte le cose che si son vedute il giorno; e quando i sangui son più alterati, si sogna cose tanto più strane e più disordinate. Passavanti. - Secondo l'ordine dato si prese le armi. Machiavelli. - Non si trova più regni nè imperi. Leopardi. - In quest'anno non si è fatto caccie. Redi. - S'era visto di nuovo unte muraglie, porte d'edifizi pubblici, usci di case, martelli. Manzoni. - Diciamo spesso: si dà dei casi, si dà delle circostanze ecc.
      Anche in questo caso, per altro, l'uso più comune delle scritture è quello personale, con che il verbo diventa un passivo regolare. (Vedi qui addietro capitolo XXIII, § 17 e segg.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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