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      Magalotti. - E' farebbe delle giarde (burle) in buon dato s'e' potesse, e quando n'è fatte a lui, non s'adira. Firenzuola. - Ma anche qui più regolarmente nelle scritture: che ce ne siano stati, quando ne sono fatte, in costruzione personale.
      Coll'infinito si usa ugualmente bene il predicato in singolare. Il primo fondamento dell'essere apparecchiato in giuste occasioni a spendersi, è il molto apprezzarsi. Leopardi. - Ma coi modi finiti è raro, come in questo esempio: Voi altri pochi che drizzaste il collo Per tempo al pan degli angeli, del quale Vivesi qui, ma non sen vien satollo. Dante.
     
      § 10. LA PRIMA PERSONA PLURALE E L'IMPERSONALE RIFLESSIVO. L'impersonale riflessivo, racchiudendo in sè un concetto universale e riflesso del genere umano, viene facilmente riferito alla prima persona plurale; quindi fa lega e si mescola assai facilmente con questa. La tanta propinquità (vicinanza) non ci lascerebbe mettere in battaglia, chè dalla loro archibuseria si sarebbe offesi. Varchi. - Amiamo or quando Esser si puote riamati amando. Tasso. - Se invece fossimo riusciti ad annojarvi, credete che non si è fatto apposta. Manzoni. - Con noi sciupa il Priore L'acqua battesimale E quando si rimuore Ci ruba il funerale .... Si par di carne, e siamo Costole e stinchi ritti. Giusti. - Quando siamo stracchi si dorme tutto un sonno. Franceschi. - Governo e popolo siamo novizi del pari .... Direi di fare a compatirsi e a correggersi (invece di compatirci ecc.) un po' più all'amichevole. Giusti. - Possiamo trovarci a salvarsi la vita scambievolmente.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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