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      (Vedi Gherardini, App. alla Gramm. Ital. pag. 168 e Moise, Gramm. Ital. seconda ediz. pag. 204 e seg.). Ammesso una volta ed approvato da parecchi grammatici questo assurdo, doveva conservarsi l'opinione che il si fosse soggetto, e quindi prender piede nello stile ufficiale la barbara forma di passivo sopra indicata.
     
      § 13. MODI CHE SOSTITUISCONO L'IMPERSONALE. L'impersonale riflessivo, avendo senso universale, può esser sostituito da altri modi equivalenti; e cioè:
      dalla prima persona plurale, la quale si usa molto spesso nelle sentenze e nei precetti. Specialmente e sopra gli altri siamo noi obbligati al padre e alla madre, ai quali siamo tenuti non solamente per inclinazione naturale e per comandamento d'Iddio, ma eziandio per li ricevuti benefizi. S. Concordio;
      dalla seconda persona singolare, molto usata nelle descrizioni: tu vedi, tu odi; avresti veduto, avresti udito ecc. ecc. (Vedi addietro, cap. XV, § 4);
      dalla terza plurale riferita agli uomini in generale: ciò per altro si usa solo con pochi verbi di opinione, come dicono, narrano, vogliono (nel senso di si crede), stimano, credono ed altri di pari significato; p. es. dicono che presso il golfo della Spezia sia accaduta una grave disgrazia:
      più spesso la terza plurale si usa non veramente in senso affatto indeterminato, ma relativo in generale a chi ha ideato, fatto e guidato comecchessia una cosa od un'impresa. P. es. se si parla di una disposizione presa dal Governo o da' magistrati, di un edifizio diretto da architetti ed eseguito da muratori, di un dato modo di fabbricare, di una lavorazione o che so io, adoprasi il plurale: hanno fatto un decreto che tutti seggano in Tribunale e montino la guardia.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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