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      Manzoni.
      Anche altri avverbii si adoprano in questa maniera, come così, guari, già ecc. e varie preposizioni usate avverbialmente, come dietro o di dietro, davanti, dopo. Essere in trattato di matrimonio con una ragazza così. Manzoni. - Avrà scritto .... se aveva un soggetto così e così (tale e tale). Manzoni. - Bella cosa è questa vostra; ma ella ne (ci) par mutola: è ella così (tale)? Boccaccio. - La confessione che facciamo di noi con la bocca, dicendo che siamo peccatori, non viene dal cuore, nè vorremmo così esser tenuti, nè per così trattati. Volgarizz. di S. Gregorio. - Il male vostro era curabile presto, ma il suo non era già così (tale). Machiavelli. - Nè stette guari (molto) tempo, che costei morì. Boccaccio. - I così detti Piombi sono la parte superiore del già palazzo del Doge (antico palazzo). Pellico.
      La strada davanti era sempre libera. Manzoni. - Una provvisione negli anni addietro assai lucrosa. Manzoni. - Siete voi accorti Che quel di retro muove ciò ch'e' tocca? Dante. - L'essersi perdute le scritture e le memorie dinanzi, è cagione che non gli possiamo assegnare più alto principio. V. Borghini. - Diciamo sempre: il giorno o la notte, il mese, l'anno ecc. avanti o innanzi; dopo o dipoi o appresso. Avendo il giorno avanti celebrato i sacrificii di Bacco. Boccaccio. - Non lagrimai nè rispos'io Tutto quel giorno, nè la notte appresso. Dante.
      Quanto ai modi questo qui, quello là ecc. vedi più sotto, § 7.
     
      § 4. AVVERBII SOSTANTIVATI. Alcuni avverbii, preponendosi l'articolo e talora un pronome, possono usarsi come sostantivi; per es. il prima, il dopo, il poi, il dove, il come, il quando, il meglio, il peggio, il più, il meno ecc.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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