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      Dante. - Io seppi tanto fare, ch'io costassù ti feci salire. Boccaccio.
      Là (più di rado colà) e lì si riferiscono alla terza persona, indicano cioè il luogo, dove non è nè chi parla, nè colui, al quale si parla. Differiscono nel significato, perchè là indica un termine più lontano che lì.
      Esempii: Io vidi il ghiaccio e lì presso la rosa. Petrarca. - E quel signor che lì m'avea menato Mi disse ecc. Dante. - Tu diventerai molto .... più costumato e dabbene là, che qui non faresti. Boccaccio. - Torna tu in là ch'io d'esser sol m'appago. Petrarca. - Poco più là trovai genti che portavano il pane. Boccaccio. - Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole. Dante.
      Talora là tien le veci di costà, specialmente nelle frasi Chi è là? Chi è laggiù? Chi picchia laggiù, ecc. quando parliamo a persona che non si vede. Pervenuti a casa d'Arriguccio ed entrati dentro, cominciarono a salir le scale. Li quali (i quali) Monna Sismonda sentendo venire, disse: chi è là? Boccaccio. - O anima che se' laggiù nascosta ecc. Dante.
      Le frasi correlative qua e là, qua e colà, in qua e in là, di qua e di là valgono mutamento di luogo in generale, come a dire in diverse parti. - Ritorna a casa e qua e là si lagna. Dante. - Di qua, di là, di su, di giù li mena. Dante. - Non faceva altro che voltare il capo or qua ora colà. G. Gozzi. - Allora dura il giuoco quando ella (la palla) tra le mani dell'uno e dell'altro va or di qua e ora di là. Varchi.
     
      § 7. QUESTO QUI, QUELLO LÀ ecc. Le particelle locali sopra indicate si pospongono sovente ai corrispondenti pronomi dimostrativi locali, per segnare con più precisione il sito, dove una cosa si trova: dicesi per tanto questo qui o qua, questa qui o qua ecc. ovvero, frapponendovi il nome, questo libro qui, questa casa qua; cotesto costì o costà; quello lì o là, quell'uomo là ecc. ecc.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Arriguccio Monna Sismonda Gozzi