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      Il porco ferito gli dà di ciuffo alla gamba, e quanto ne (di essa) prese, tanto ne levò. Sacchetti. - Udì la signora le parole, e se ne compiacque. G. Gozzi. - Quelli che vanno dicendo a sè stessi che la virtù è un nome vano, non ne (di ciò) sono veramente persuasi. Manzoni. - Si trovò nelle mani del frate chirurgo (i cappuccini ne [di quelli] avevano ordinariamente uno in ogni convento). Manzoni. - Che noja mi dà costei! liberiamocene (da lei). Manzoni. - Fece chiamare il guardiano e gli manifestò il suo desiderio. N'ebbe (da lui) in risposta ecc. Manzoni. - S'egli sapesse lavorar l'orto e volesseci rimanere, io mi credo che noi ne (di lui) avremmo assai buon servigio, perciocchè egli .... è forte e potrebbene l'uomo fare ciò che volesse. Boccaccio. - E se cosi v'aggrada, a brano a brano Mi lanïate e ne (di me) fate esca a' pesci. Caro.
      Quanto alla duplicazione dei complementi per mezzo delle particelle avverbiali, vedi la Parte II.
     
      § 15. Gli avverbii dimostrativi locali si adoprano anche in senso temporale, passano cioè molte volte a significare il tempo. Tra gli altri valorosi cavalieri che da gran tempo in qua sono stati nella nostra città, fu uno di quelli .... Ruggieri de' Figiovanni. Boccaccio. - E qui Niso, o Signor, disse, di tanto Guiderdonate i perditori. Caro. - Qui disse il vecchio Anchise ecc. Caro. - Averete .... caro quanto sin qui (sino ad ora) ho scritto sopra la volgar lingua. Bembo. - Una sua sorella giovinetta gli diè per moglie, e quindi gli disse. Boccaccio.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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