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      Tu vai là donde io sono partito (là indica moto a luogo, donde moto da luogo). - È frequente l'uso di allorquando (allora quando) invece del semplice quando. Allorquando io credea viver sicuro Più feroce che pria (prima) m'assali e pungi. Petrarca.
     
      § 23. Fra ove e dove come fra onde e donde non vi ha, in senso locale, alcuna differenza di significato, ma si preferisce or l'uno or l'altro secondo che suggerisce l'orecchio: sono però più frequenti dove e donde.
      Di dove vale quanto donde, e nell'uso vivo si ode sempre invece di quest'ultimo; p. es. di dove vieni? Raro è l'uso di da dove. Non si usa in dove. A dove soltanto in qualche frase per indicare un'estensione di termine, p. es. di qui a dove tu sei; o dopo fino: fino a dove tu andasti.
      Dovunque (ovunque) (cfr. addietro, cap. XII, § 24) vale da per tutto dove, in ogni luogo dove. Dovunque io son, dì e notte si sospira. Petrarca. - L'Eccellenza Vostra non cessa di favorire ed esaltare ogni sorta di virtù dovunque ella si trova. Vasari. Nell'uso moderno si scrive anche dovunque pel semplice da per tutto; p. es. Dio è dovunque.
     
      § 24. Come è la forma relativa corrispondente a così. (Vedi qui sopra, § 18).
      Si adopera anche in senso temporale. Come (appena) vide Andreuccio, affettuosamente corse ad abbracciarlo. Boccaccio. - Come (quando) libero fui da tutte quante Quell'ombre, incominciai ecc. Dante.
      In questo senso dicesi anche come prima. Ella come prima (appena che) ebbe agio, fece a Salabaetto grandissima festa. Boccaccio.
      Si adopera invece della congiunz. che in principio d'una proposizione soggettiva od oggettiva.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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