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      Dopo mentre nelle proposizioni temporali si trova alcune volte il presente invece dell'imperfetto; ma è maniera latina e dello stile storico. Nelle quali ambiguità mentre che sta sospeso, i Francesi correvano di qua dal Tevere tutto il paese. Guicciardini.
     
      § 20. Il PRESENTE si usa talora invece del passato prossimo, o l'imperfetto in luogo del trapassato prossimo (e ciò tanto nell'indicativo, quanto nel congiuntivo), quando l'azione si riguarda come tuttora durante; p. es. Son due giorni che non mangio nè dormo invece di che non ho mangiato nè dormito; e in congiuntivo: benchè da due giorni più non mangiasse (per avesse mangiato) ecc. - Lauretta, appena ebbe scorto il volto desiato del fratello, che non vedea più da tanti anni, non potè contenere l'impeto del primo affetto. Grossi.
     
      § 21. I tempi indicanti azione in atto si pongono non di rado in luogo di quelli dell'azione in effetto. Così il PASSATO REMOTO si pone talora, specialmente in poesia, invece del trapassato prossimo. A dar si volse Vita coll'acqua a chi col ferro uccise (avea ucciso). Tasso. - Ritrovossi alfine onde si tolse (si era tolto). Ariosto. - Vinto Oloferne stesso Dal vino in cui s'immerse (s'era immerso) oltre il costume Steso dormia su le funeste piume. Metastasio.
     
      § 22. Il TRAPASSATO REMOTO si usa regolarmente nelle proposizioni temporali in relazione con un passato remoto, purchè l'azione in esse contenuta preceda immediatamente l'azione della propos. principale. Appena Lodovico ebbe potuto raccogliere i suoi pensieri, chiamato un frate confessore, lo pregò ecc.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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