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      § 5. A indicare conformità e continuazione servono le congiunzioni copulative sì affermative come negative; e, anche, pure, altresì, parimente, inoltre, oltracciò ecc. ecc. nè, neanche, nemmeno ecc. o le correlative non solamente .... ma; sì .... come; tanto, quanto ecc. le consecutive dunque, pertanto, perciò, per conseguenza, laonde, onde ecc. o le dichiarative cioè, cioè a dire, infatti, in effetto, per verità, e veramente, e per verità ed altre de' medesimi significati.
      A indicare sostituzione, equivalenza, servono le congiunz. disgiuntive o, ovvero, oppure; sia .... sia, vuoi .... vuoi; o che .... o che e sim.
      A indicare opposizione e contrasto valgono le cong. avversative ma, però, nondimeno, tuttavia, contuttociò, pure, non perciò, ciò non ostante, non di meno, nulla di meno (se non che, benchè e sim.), o le correttive anzi, per altro, d'altra parte, piuttosto e sim.
     
      § 6. Il coordinamento può anche essere: fra implicite ed esplicite (P. II, cap. IV, § 3). Affermano di non sapere ch'egli dicesse o facesse mai cosa alcuna in danno o biasimo di persona, e .... che non ebbe mai pur una minima notizia de' fatti vostri. Caro. - Tutti i mortali si volsero all'empietà, o che paresse loro di non essere ascoltati da Giove, o essendo propria natura delle miserie indurare e corrompere gli uomini eziandio ben nati. Leopardi;
      fra aggettivi e proposizioni attributive. I segreti di cose importanti e che sapute possono tornare in grave pregiudizio .... non si debbono mai dire. A. M. Salvini;


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Giove Salvini