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      Machiavelli. - Quando fu venuta l'ora del far colezione e che il tagliatore (di legna) se ne fu ito a casa ecc. Firenzuola.
      Quanto alla ripetizione degli articoli e delle preposizioni nel coordinamento, vedi P. I, cap. XIII, § 43 e seg. e cap. XXVI, § 17 e seg.
     
      § 9. RIPETIZIONE DEL PRONOME RELATIVO. Quanto al coordinamento di più proposizioni attributive (coi pronomi che, il quale ecc.) voglionsi fare le seguenti avvertenze.
      Due proposizioni attributive si coordinano colle congiunz. e, o, quando abbiano tutte e due la stessa importanza e però debbano esser poste ugualmente in rilievo, e in un certo contrasto; ovvero, quando, senza la ripetizione della congiunzione, il secondo relativo sembrasse riferirsi ad un sostantivo diverso dal suo; p. es. La dottrina spesso è una vana suppellettile che poco ci serve agli usi della vita, e della quale per lo più si fa pompa ne' giorni di gala. Giusti. - Discorrere di noi medesimi e delle cose, nelle quali siamo occupati o che ci appartengono in qualche modo ecc. Leopardi. Si omettono invece le congiunzioni, quando la prima proposizione deve avvertirsi meno della seconda, nè vi sia luogo ad equivoco; p. es. Èbbene parere con un gambero ch'era dottore in legge, ed alloggiava presso alla fonte della Pieve, col quale (non e col quale) avea tenuta una stretta amicizia. Firenzuola. - In Verona ebbe (fu) già un vescovo .... il cui nome fu messer Giovanni Matteo Giberti, il quale (non e il quale) si fu cortese e liberale assai a' nobili gentiluomini.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





Pieve Verona Giovanni Matteo Giberti