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      La compagnia de' rei suole essere principio di male. S. Concordio. - Il buon cittadino dev'esser misericordioso. Machiavelli.
      Si pospone per lo più il soggetto al predicato, e talora si colloca fra l'ausiliare ed il participio de' tempi composti, nei casi seguenti:
      quando la proposizione comincia da avverbii o complementi avverbiali, come appena, forse, almeno, ancora, anche, invano, ora, allora, dopo qualche tempo ecc. Appena era egli sceso, che io il domandai. Ovidio del Trecento. - Invano si faticherebber molti in porre freno alle parole. Boccaccio. - Intanto nella casetta di Lucia erano stati messi in campo e ventilati disegni ecc. Manzoni. - In questo tempo seguì a Roma una cosa memorabile. Machiavelli;
      in principio di narrazione, con essere, esserci ecc. o con un passivo riflessivo, ed anche spesso con altri verbi. Fu in Perugia un giovine, il cui nome era Andreuccio. Boccaccio. - V'è tuttavia una strada che chiamasi strada pia. Segneri. - Morì nel più bel fiore de' suoi anni una figliuola piuttosto avvenente. Bartoli. - Alle parole di Mottino gridò ferocemente tutta la brigata. Guicciardini. - Là s'apre il giglio e qui spunta la rosa. Tasso. - Alfin poi cade la feconda pioggia. Parini. - Ha Iddio .... destinata a tutti la gloria del Paradiso. Segneri. - Si sentono forti e fitti colpi alla porta. Manzoni. - Questa posposizione del soggetto è frequentissima anche nel familiare discorso, e deriva dal bisogno di tenere unite quelle idee che hanno tra loro affinità, o di porre in maggior luce il predicato;


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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