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      Machiavelli. - Se, com'è manifestissimo a ciascuno, nella conservazione di Padova consiste .... ogni speranza .... di conservare la nostra libertà ecc. Guicciardini. - Narrava che, quando prima uscì delle scuole .... propose .... di non voler mai lodare nè persona nè cosa ecc. Leopardi. Le proposizioni così inserite chiamansi incidenti. (Vedi P. I, preliminari, § 20).
      Si deve, per regola generale, evitare di porre proposizioni incidenti fra parole più strettamente congiunte fra loro, come fra il sostantivo e l'aggettivo attributivo, fra il pronome ed il sostantivo, il verbo e l'avverbio, la preposizione e il suo complemento ecc. ecc.
      In versi è frequente la collocazione di una proposizione attributiva fra un pronome dimostrativo od un aggettivo, e un sostantivo. Vider picciola nave e in poppa quella, Che guidar li dovea, fatal donzella. Tasso. - Non io l'ascreo Che già la sete giovenil mi accese Torbido fonte béo. Filicaja. - Si giunge insieme Quante puoi circondar col pugno spighe (sottint. tante ecc.). Alamanni.
     
      § 8. L'INSERZIONE DELLA PRINCIPALE avviene spessissimo, specialmente nelle soggettive ed oggettive, sole od accompagnate con altre. Per vincere in guerra due cose dice ognuno che si ricercano; la forza e l'arte. Segneri. - Questa parte della lode voglio che basti. Caro. - Le speranze che eglino fino a quel tempo erano andati rimettendo di giorno in giorno, non si riducendo ancora ad effetto, parve loro che meritassero poca fede. Leopardi. Avviene talora anche nelle consecutive: Quegl'impeti troppo accesi della passione si faccia almeno sì, che riescano momentanei.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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