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      Leopardi. - Niuno intende, che e quale sia propriamente il perfetto scrivere. Ma non intendendo questo, non può neanche avere ecc. Leopardi.
      Si chiudono sempre fra virgole, o fra virgola ed altra maniera d'interpunzione, le frasi vocative. (Vedi P. I, cap. XIII, § 23). Io ardirò, carissimo Gino, pronunciare un'opinione ecc. Giordani.
      Il porre o tralasciare la virgola dipende in tanti casi dalla chiarezza del senso; p. es. L'arte di rompere il discorso, senza punto slegarlo come fanno i Francesi, bisogna impararla dai Greci e da' Trecentisti. Leopardi. Qui se dopo slegarlo si fosse posta una virgola, si veniva a dare ai Francesi una lode anzichè un biasimo, come intendeva l'autore. Talora la virgola, se la chiarezza lo richieda, tien luogo d'un verbo sottinteso. Ambi (ambedue) ne acquistarono odio, Ottone appresso, l'esiglio. Davanzati.
     
      § 3. LA PARENTESI. Alcune proposizioni o complementi, talora incidenti, talora no, o dipendenti dagli altri o affatto separati e soli, si chiudono fra parentesi, ponendo la punteggiatura richiesta dal senso avanti o dopo; sia perchè non offuschino il senso generale del periodo, sia perchè vengano maggiormente calcati e messi in rilievo. Chiunque poi vive in città grande .... io non so (eccetto se, ad esempio tuo, non trapassa in solitudine il più del tempo) come possa mai ricavare dalle bellezze o della natura o delle lettere, alcun sentimento tenero o generoso ecc. Leopardi. - In quanto a quel signore (Dio gli perdoni!) vorrei piuttosto morire, che cader nelle sue mani.


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Sintassi italiana nell'uso moderno
di Raffaello Fornaciari
Sansoni Firenze Editore
1881 pagine 500

   





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