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      A giudicare da' primi ritratti di Laura, una pulita fronte con occhi neri, che davan risalto a candida carnagione e ad aurea chioma, ecco gli unici ornamenti rari ch'ella sortisse da natura. Oltre il difetto di armonia nelle proporzioni, le fattezze ne rivelano l'affettazione e la malizia di un'aria francese, non animata nè dall'attrattivo calore delle italiane, nè dalla ridente serenità delle inglesi bellezze. L'amante suo, non avendo mai così per minuto ritratto Laura, lasciò agli ammiratori della sua poesia il piacere di raffigurarsela a loro grado, e di fare stima delle sue doti personali più dagli effetti che da idea distinta della natura di esse. Da qualche tocco qua e là ne' diversi scritti del Petrarca pare che la figura di lei fosse meno abbellita dalla regolarità e dignità, che da aggraziata eleganza: e le più potenti lusinghe le venivano da' sospiri e sorrisi, dalla voce melodiosa, dalla dolce eloquenza degli occhi:
     
      Chi gli occhi di costei giammai non vide,
      Come soavemente ella gli gira!
     
      e sopra tutto dalla naturale mobilità del volto, sul quale il mistero di un'abituale pensosità crescevasi dal subitaneo animarsi ed impallidire:
     
      E 'l viso di pietosi color farsi,
      Non so se vero o falso, mi parea.
     
      La persona del Petrarca, se diam fede a' biografi, colpiva di tali bellezze, che si attraevano la universale ammirazione." Essi lo rappresentano "con larghe e maschie fattezze, occhi pieni di fuoco, florida carnagione e d'aspetto presago di tutto il genio e della immaginazione che appare nelle opere.


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Saggi sopra il Petrarca
di Ugo Foscolo
Carabba Editore Lanciano
1928 pagine 139

   





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