Pagina (39/176)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Onde il dottore Johnson a torto lo chiamò vocabolo d'origine italiana, quando è pretto affricano; se non che pare che il dottore Johnson non abbia giudicato le etimologie e derivazioni delle voci esser degne del suo studio: ma, se di tanto uomo è permesso di dire meno che lodi, egli avrebbe fatto da savio disprezzandole e tralasciandole affatto; pure avendole ammesse nel suo dizionario senza degnarle di esame, pare che egli disprezzasse anche i suoi lettori.
      Nel duodecimo secolo, quando si cominciò più o meno a scrivere la lingua romanza, gli Italiani cominciarono a chiamarla volgare per distinguerla dalla latina, e il nome di romanza restò alla provenzale, che fu chiamata anche linguotta.
      Ma la Provenza aveva avuto una corte e principi e gli uomini più distinti d'Europa, e alcuni negli ultimi tempi delle Crociate, molto innanzi che l'Italia si fosse affatto riscossa dal giogo teutonico: però quella lingua fu scritta innanzi della italiana, e diventò letteraria; cosicchè Brunetto Latini maestro di Dante, volendo scrivere più per la gente educata che pei letterati di professione, e non essendovi a' tempi suoi nè molti scrittori, nè molti lettori di lingua italiana, s'appigliò a scrivere il suo trattato di Rettorica e Filosofia in lingua romanza, chiamata provenzale, perchè era intesa da tutti.
      Ma la poesia che precede la prosa in tutti i paesi, e più in climi ed età dove regnano le immaginazioni e le passioni, era stata coltivata in lingua romanza, chiamata siciliana, cinquanta anni innanzi di Dante, secondo il suo proprio computo; e i poeti siciliani incominciarono a ridurre la lingua italiana al grado di letteraria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sulla lingua italiana
Discorsi sei
di Ugo Foscolo
Istituto Editoriale Italiano
1914 pagine 176

   





Johnson Johnson Italiani Provenza Europa Crociate Italia Brunetto Latini Dante Rettorica Filosofia Dante