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      è egli solo colpevole? la calunnia, il tradimento del secreto, la seduzione, la malignità, la nera ingratitudine sono delitti più atroci, ma sono essi neppur minacciati? e chi dal delitto ha ricavato campi ed onore! – O legislatori, o giudici, punite: ma talvolta aggiratevi ne' tuguri della plebe e ne' sobborghi di tutte le città capitali, e vedrete ogni giorno un quarto della popolazione che svegliandosi su la paglia non sa come placare le supreme necessità della vita. Conosco che non si può rimutare la società; e che l'inedia, le colpe, e i supplizj sono anch'essi elementi dell'ordine e della prosperità universale; però si crede che il mondo non possa reggersi senza giudici né senza patiboli; ed io lo credo poiché tutti lo credono. Ma io? non sarò giudice mai. In questa gran valle dove l'umana specie nasce, vive, muore, si riproduce, s'affanna, e poi torna a morire, senza saper come né perché, io non distinguo che fortunati e sfortunati. E se incontro un infelice, compiango la nostra sorte; e verso quanto balsamo posso su le piaghe dell'uomo: ma lascio i suoi meriti e le sue colpe su la bilancia di Dio.
      Ventimiglia, 19 e 20 Febbraro
      Tu sei disperatamente infelice; tu vivi fra le agonie della morte, e non hai la sua tranquillità: ma tu dèi tollerarle per gli altri. – Così la Filosofia domanda agli uomini un eroismo da cui la Natura rifugge. Chi odia la propria vita può egli amare il minimo bene che è incerto di recare alla Società e sacrificare a questa lusinga molti anni di pianto? e come potrà sperare per gli altri colui che non ha desiderj, né speranze per sé; e che abbandonato da tutto, abbandona se stesso?


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Ultime lettere di Jacopo Ortis
di Ugo Foscolo
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