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      Abbassar la testa a chi non ha di capo sol, che il fumare, è una ripugnanza innestata nel Genio Nobile, che non nacque a servire. Mettersi sotto i piedi di un Giuda, come fe' Christo per lavarli, ancora che sordidi, se non coll'acqua dell'Urna, colle quintessenze spremute dalla negatione di sé stesso, è un imitar l'incarnata Sapienza, che tante volte s'inchinò all'Ignoranza: è un rendersi simile all'humiltà di un Dio, che così sovente fu conculcata dalla Superbia.
      Deh quante volte, e quante negasti tu la propria Volontà, per un honor momentaneo; e non mai la negasti per un Bene infinito. Sdegnasti di curvar'il tuo Spirito ad un Dio, che ti creò; e tante volte l'assoggettasti ad una Creatura, che ti distrusse. Ubbidisti alle sregolatezze del Senso, più che alle regole della ragione: Più alla forza dell'Interesse, che alla dolcezza della Convenienza: Più alla Legge del Mondo, che a quella di Dio. Per non mortificar la tua Carne volesti essere prontamente ubbidito; e per non ubbidir'al tuo Redentore non volesti essere ancorché leggiermente mortificato.
      Apprendi dunque da FRANCESCO nell'avvenire a metter'in pratica la negatione del tuo volere caparbio. A lui [372] ubbidì tutta la Natura, come se fosse stata sua Serva, perché fu egli sempre ubbidiente al suo Dio, di cui riputoss'inutile Schiavo; catenatissimo da' Precetti Sovrani. Poiché fu, come Christo Ubbidiente fino alla Morte; & alla Morte di Croce, poiché morì crocifisso dalle sue Penitenze, Iddio l'esaltò sopra i culmini della Gloria.


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I fasti del miracoloso S. Francesco di Paula
di Francesco Fulvio Frugoni
1681 pagine 413

   





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