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      Che se queste quantità fussero pressocchè eguali, e contrastanti tra loro? Sotto le forme de' governi civili, le leggi scritte (o siano state dettate da' Principi, o convenute tra' popoli) ne danno la decisione. Nello stato di natura niuno avendo dritto di deciderlo, lo decide la forza.
      Questo è il caso, che dicesi della estrema necessità da ambe le parti. Nasce allora una guerra egualmente legitima per que' due, che la muovono. E per esprimermi più chiaramente con un esempio, suppongansi due uomini indipendenti tra loro ridotti a non aver altro, che un solo pane bastante ad alimentarne un solo(33). Il dritto di conservar la sua vita è massimo ed è eguale in ambedue. Niuno potendo decidere chi abbia ad aver quel pane, e salvar la vita, la forza deciderà(34).
      Ecco ciò, che impropriamente dicesi il Dritto del più forte. Ma la forza non è un dritto, non ne dà, non ne aumenta. Il dritto viene dalla necessità dell'adempimento de' doveri verso se, o verso gli altri uomini, e non mai da diversa fonte: nè perchè uno abbia minor forza, ha men dritto. La forza altra portanza non ha, che d'assicurar l'evento favorevole della tenzone, nella quale chi riman soccombente non ha per ciò o perduto il dritto, o diminuitolo punto; fuorchè nel caso, che per conseguir la pace non v'abbia rinunziato.
      Ripigliando tutto ciò che ho detto stabilisco: Primo. Che possono incontrarsi in due persone ovvero in due società d'uomini (che sono considerate come persone ed enti morali) dritti eguali, o quasi eguali, e contrastanti tra loro.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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