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      Fatte queste meditazioni, si scorge chiaro non potervi esser tale grand'utile proprio, che vaglia a contropporsi all'altrui dritto di proprietà, ed esser per conseguenza falso il discorso di coloro, i quali vorrebbero convertir in obbligo di giustizia il concedere ciocchè sembra o non recar alcun incomodo, o recarne un picciolissimo, ogniqualvolta quella cosa, che si chiede fa lesione al dritto di proprietà. La giustizia non ce lo può imporre, l'equità sola potrebbe consigliarlo. Ma dell'equità o sia degli atti di beneficenza sono infinite le gradazioni(225), e colui, a cui vien chiesta è il solo ad aver dritto di pesarle, e risolvere ciò che abbia a fare(226).
      Il Grozio(227) in comprova del natural dritto di transito aggiunge quest'altro sillogismo dicendo, che ad un popolo rifiutante il transito non può valere il dire d'esservi altre strade a traverso ai territorj d'altra nazione, per le quali l'armata del vicino potrebbe passare, perchè (dice egli) potendo ogni altro dir lo stesso, il dritto del transito si ridurrebbe a nulla. Avvertì il Barbeiraak(228), e insiem con lui se n'avvedranno tutti, aver il Grozio assunto per provato quello stesso, che è in questione, cioè l'esistenza di questo dritto di transito. E per sentire la falsità del raziocinio basti supporre, che un uomo pretendesse per forza entrar a passeggiar nel mio giardino, e dicesse averne il dritto fondato sù questa ragione, che se tutti egualmente l'escludessero da' loro giardini, egli rimarrebbe senza aver dove passeggiare, costui davvero sarebbe dichiarato stolto; e pure il suo passeggiare oh quanto è più innocuo, e men periglioso del traversar d'un'armata!


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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