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      Si contentan questi altri autori di sostenere, che ne' casi di necessitā di viveri, o di vetture per un'armata siavi dritto, nascente soltanto dalla necessitā, di provvedersene da' neutrali, ed in caso di rifiuto astringergli colla forza; il qual dritto estendono poi al passaggio sul territorio, all'occupazione temporaria delle cittā, de' villaggi, de' ponti, de' guadi, ed anche delle fortezze, aggiungendovi la sola condizione dell'obbligo di pagar il giusto prezzo delle cose comprate, di rifar l'effettivo danno delle cose danneggiate, o guastate.
      Tutte queste cose sono sconciamente dette, e ne risultano paraddossi e mostri agli occhi della immutabile giustizia, e della vera ragione. Distinguendo cosa da cosa si riconosceranno i veri limiti del dritto. Primieramente cominciando dalla question delle vendite, e riservando ad un altro paragrafo a trattar dell'occupazion de' luoghi, devesi avvertire la differenza, che passa tral richiedere di comprare illimitatamente tutto quanto potrebbe bisognare ad un guerreggiante, e la discreta domanda di pochi generi, ed in moderata quantitā. Convien parimente distinguere tral caso d'esser urgente e notorio il bisogno del guerreggiante, e indubitata, la dovizia nel neutrale, e il caso in cui nč l'una circostanza nč l'altra s'incontrino. In terzo fa differenza se il genere richiesto trovisi giā esposto venale ne' mercati del neutrale, o se nol sia. Finalmente altro č se i generi, che si richiedono sono della classe di quegli destinati al solo uso d'offendere e guerreggiare, o se sono di comune ed innocente utilitā, come i viveri, le vesti ed altro.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527