Pagina (215/527)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Questo universal consenso di più secoli, e di tante nazioni così rispetto alle merci vietate, come rispetto alle permesse è per me un dolce conforto, ed una potentissima voce d'approvazione delle teorie tutte stabilite di sopra; giacchè da quelle direttamente alle stesse conseguenze si viene, e ne rimangono dichiarate per erronee, e fallaci così l'opinione dell'Errico Coccejo, il quale incluse le vettovaglie tra' generi vietati ai neutrali, come quella del suo figlio Samuel Coccejo, a cui piacque concedere ai neutrali anche la libertà del commercio delle armi, e delle munizioni. Il ristretto numero de' loro seguaci non può stare a fronte al concorde sentimento di tanti popoli, e di tanti Sovrani, il quale ben può dirsi in certo modo il puro istinto della ragione umana.
      Egli è vero, che tra tanti Trattati incontransene uno o due, ne' quali scostandosi dal general costume le Potenze contraenti convennero o di vietar il commercio di comestibili(450), o d'accordar quello delle provvisioni di guerra(451). Ma oltracchè è sempre lecito a ciascuno per virtù d'un patto particolare recedere, e rinunziare al proprio dritto; quando ciò non fosse, qual meraviglia, sarebbe se per colpa di tanti fallaci maestri di dritto, e in mezzo alla oscurità di tante erronee teorie qualche Sovrano fosse stato tratto in errore?
      Abbiasi intanto per fermo, che la dritta ragione, l'equità, l'umanità concedono ai neutrali il libero commercio de' generi tutti d'umana necessità, o d'innocente comodità co' guerreggianti, e che questo vaglia anche tra quelle nazioni, le quali con Trattato espresso non l'avessero peranche tra loro convenuto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Errico Coccejo Samuel Coccejo Sovrani Trattati Potenze Sovrano Trattato