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      Per contrario i generi della seconda classe debbon restar esclusi dalla qualità di controbando, del che la ragione deriva dall'altro principio di sopra fissato, cioè di quella moderazione ne' termini dell'onesto necessaria ne' guerreggianti rispetto al commercio de' neutrali. Ed in vero non resterebbe ormai nessuna spezie di merce libera, se bastasse ogni piccolo uso d'essa tragli innumerabili bisogni d'un'armata, o d'una flotta a renderla vietata(452).
      Finalmente delle merci della terza classe se elle non sono manifatturate ancora, cosicchè abbian presa quella forma, che ne dichiara la destinazione ad usi di guerra, dico asseverantemente doversi togliere anch'esse dalla lista de' controbandi. M'induce a così opinare il general principio di legge, che nelle cose odiose, quali sono i divieti, non si ammette estensione, come sulle favorevoli(453), che nel dubbio prevale la libertà negli affari civili, l'assoluzione nelle cose criminali(454); che infine la presunzione, quando il per ed il contro sono in bilico equilibrati tra loro è sempre verso l'indulgenza, e la concessione, e non mai verso la restrizione, ed il rigore.
      Seguendo questi generali principj mi sarà facile il percorrer ora particolarmente su' generi più disputati, e mostrare con quanto fondamento di dritto siasene da' Trattati tra' Sovrani definita la qualità.
     
     
     
      De' minerali, e de' metalli.
     
      Incominciando da' minerali è noto come fino alla scoperta della polvere niun uso speziale fecero gli uomini de' minerali per distruggersi tra loro(455): oggi il salnitro, ed il solfo ne formano l'istrumento principale.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Trattati Sovrani