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      Molto più potrà esercitar giurisdizione sù cotesto brutale e perverso armatore s'egli imbattutosi in una nave neutrale ne avesse lacerate, o gittate in mare le carte di navigazione per far sparire i documenti della neutralità del predato. In questo caso il Principe neutrale farà benissimo se rimetterà subito in libertà il legno neutrale senza neppur aprir le porte ad un formale giudizio. Ogni preda fatta da' ladri di mare è per se stessa invalida, e nulla(536). L'istesso dirò se avesse il corsaro a via di tormenti estorte mendaci deposizioni dall'equipaggio, o commessa per suo profitto altra consimile scelleratezza.
      III. Evvi un altro caso, in cui il neutrale può esercitar giurisdizione sù d'un armatore, e dirò ben anche sopra nave regia d'un guerreggiante, ed è questo. Se il Sovrano guerreggiante sostenesse l'erronea e insopportabile pretensione d'aver dritto a poter confiscare non solo le robe de' nemici trovate sopra nave amica, ma la nave stessa, e l'intiero carico; avvenendo, che in cotesto carico vi fussero merci di sudditi di quel neutrale, nel cui porto è poi stata condotta la preda, il Signore del luogo ha pieno dritto di toglier da mano dell'armatore, e restituir al proprietario suo suddito quella porzione di merci, che avrà dimostrato esser sue. La ragione è evidente, perciocchè la pretensione, che roba di nemico confischi quella dell'amico è assurda(537), non convenuta in verun Trattato tra Sovrano e Sovrano, non accettata mai da' neutrali, contraria al buon senso tanto, quanto all'universal dritto delle nazioni.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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