Pagina (284/527)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ciò non mi pare potermi esser da veruno contrastato. Che se fossero carichi di controbando di guerra cesserò di riguardargli come navi mercantili, e gli passerò nella classe de' legni da guerra(584), de' quali vengo a parlare.
      Rispetto a questi non si posson risolver le questioni se prima non si avverte alla ragion del loro arrivo ne' porti neutrali. Regolarmente le navi da guerra si vergognano d'entrarvi senza grave, ed urgente ragione: e che starebbero esse a farvi, ed a marcir in imbelle ozio quando a tutt'altro son destinate? Oltreacciò se sono in grosso numero non vi sarebbero ricevute(585). Tre cause adunque possono indurvele. La prima, e la più frequente è per qualche bisogno della nave, o dell'equipaggio, come sarebbe l'evitar la violenza de' venti stando troppo vicini alla terra, il carenare, il provvedersi d'attrezzi, chieder acqua, o viveri, il discender i malati. La seconda è per incontrarsi con altre compagne, ed unirsi a formar stuolo(586). La terza infine per scampar da forze maggiori nemiche. Ciascuna di queste diverse cause fa varietà ne' casi, e nelle risoluzioni così se si discorra dell'entrar ne' porti, come del ricoverarsi presso alle spiagge.
      Cominciando dal primo caso di nave armata venuta in porto per alcun suo bisogno, è manifesto esser atto d'amicizia, e d'ospitalità l'accoglierla; non esser parzialità, o desio di veder prolungar la guerra il fornirle il bisognevole; giacchè in questo caso si soccorre l'uomo in quanto egli è uomo, non in quanto è combattente, e si protegge l'esistenza umana, e non la resistenza(587) de' guerrieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527