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      Ma che anche questo costume di far distinzione tralla merce e la bandiera, quantunque in se stesso mite e benefico, si discosti dalle vere teorie del dritto io ne ho abbastanza ragionato di sopra(613).
      Sicchè ripigliando l'interrotto discorso ripeto, che alle città marittime commercianti non recava troppo fastidio la violazion della immunità della loro bandiera mercantile, perchè si toglievan dall'impegno di sostenerla colla forza, il che malagevolmente avrebbero potuto fare; non ne temevano lo sconcettamento essendo tutte trattate nella stessa guisa; ed in sustanza i Padroni noleggiatori non perdevano il lucro de' noliti, l'unico oggetto delle loro premure.
      Vi era inoltre quello vantaggio di più secondo i costumi d'allora, che il padron della nave non perdeva tempo, nè strada nel viaggio, nè soffriva lungo arresto e tedioso processo dalla parte de' predatori: per giudicarsi quali merci potevano rapire come appartenenti ai loro nemici. Durava ancora generalmente l'uso in que' tempi, che i mercanti accompagnassero sempre le loro mercatanzie. Così aveano usato i Greci ed i Romani, e così praticano oggidì tutte le nazioni Asiatiche sia andando per mare, o sia per terra nelle carovane(614). Per riconoscer adunque l'appartenenza delle merci bastava por mente ai mercatanti imbarcati, e ricercar di qual nazione fossero se amica, o nemica, e subito ogni cosa era palese. Se per caso rarissimo si trovava roba imbarcata senza il suo mercante si stava buonamente alla fede, ed al giuramento del Padron della nave.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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