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      Dig. ad leg. Aquil. l. 46. Ma per potersi ciò ammettere si richiede una urgenza, ed un'angustia, di tempo tale, che non ve ne avanzi per poter invocar in difesa la legitima autorità. Eum igitur qui cum armis venit possumus armis repellere, sed hoc consentim, non ex intervallo. Dig. lib. XLIII. Tit. 16. c. 3.
      (509) Di tutti gli errori volgari non ve n'è alcuno, che produca peggiori effetti, quanto l'ignoranza di questa verità legale, che l'atto di visitare i luoghi, e quello d'arrestar le persone non sono atti di giurisdizione, ma di semplice custodia publica diretti a non lasciar sparir le tracce de' delitti, e ad impedir, che si sottraggano i delinquenti dalla legitima autorità. Pure l'Europa da molti secoli è piena di questa maliziosa, e volontaria ignoranza, e geme sotto agli sconcerti, che ne sieguono. In vano han fatto i Sovrani stessi veder l'esempio d'esser essi, ancorchè conosciuti, arrestati dalle sentinelle, cieche esecutrici degli ordini del loro ufficiale. Questo decisivo esempio non istruisce, non persuade, e si siegue ad insolentire contro gli esecutori degli ordini, si domanda la punizione de' custodi delle leggi, e non di rado s'ottiene.
      (510) Potrei citar innumerabili esempj d'Editti di neutralità, ne' quali incontrasi siffatto divieto; ma mi contenterò riportar le parole di quello publicato a dì 19. Settembre 1778. dal Rè delle Sicilie in occasione della guerra attuale. In esso all'articolo III. si legge: Proibiamo ai nostri sudditi sotto le pene espresse all'articolo I, imbarcare in qualunque forma marinari, o soldati per servizio delle nazioni in guerra, e parimente, l'imbarcare e trasportar armi, polvere, e tutto quel, che và compreso sotto nome di controbando di guerra per conto e servizio delle nazioni in guerra.


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De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





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