Pagina (499/527)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      (549) Qui tacet non utique fatetur, sed tamen verum est eum non negare. Dig. de reg. jur. l. 142.
      (550) È cosa volgarissima tra' giureconsulti, che gli atti facoltativi neppur tra' privati soggiacciono a prescrizione. Molto meno si potrebbe ammetterla tra nazioni indipendenti, essendo un dritto, che tira origine dal gius civile.
      (551) Ne' secoli di mezzo essendo divenuta generale la pirateria sugli amici, e su' nemici, e facilissima a praticarsi stante la picciolezza de' navigli privi di cannoni, mossi perloppiù da remi, ed obbligati quasi sempre a costeggiare, i popoli marittimi spinsero fino all'eccesso, e quasi fin dove s'arrischiavano con barche a remi ad inoltrarsi, la pretensione del dritto territoriale sul loro mare. A tempi del famoso Baldo si sosteneva estendersi a sessanta miglia dalla costa. Così egli se ne mostra persuaso nella rubrica del tit. de rerum divisione, e della legge cum proponas de nautico fœnore. Sopra siffatta opinione si fondarono le pretensioni del dritto de' Conti di Nizza, e de' Signori di Monaco, e vi fu giudicato, come rapporta il Caccherano nelle decisioni del Senato di Piemonte. Il Bodino nel capo 10. del libro I. non dubita, di asserire, che jure quodammodo Principum omnium maris accolarum comuni receptum est, ut sexaginta miliaribus a littore Princeps legem ad littus accedentibus dicere possit. La Francia ne' suoi moderni Trattati colle Potenze Barberesche non lo ha esteso a più di dieci leghe, e tragli Europei nel corrente secolo si ammette una distanza molto minore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti e di questi verso i neutrali
Libri due
di Ferdinando Galiani
1782 pagine 527

   





Baldo Conti Nizza Monaco Caccherano Senato Piemonte Bodino Principum Princeps Francia Trattati Potenze Barberesche Europei