Pagina (2/265)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il negozio è passato tutto al rovescio; e ben conveniva che la verità restasse di sopra.
      Saprà a presso V. S. Ill.ma, e per lei loro Ser.me Al.ze, come dal Matematico dell'Imperatore ho ricevuta una lettera, anzi un intero trattato di 8 fogli, scritto in approbazione di tutte le particole contenute nel mio libro, senza pur contradire o dubitare in una sola minima cosa. E creda pur V. S. Ill.ma che l'istesso averiano anco parimente detto da principio i literati d'Italia, s'io fussi stato in Alemagna o più lontano; in quella guisa a punto che possiamo credere, che gl'altri principi circumvicini d'Italia con occhio un poco più torbido rimirino la eminenza e potere del nostro Ser.mo Signore, che gl'immensi tesori e forze del Mosco o del Chinese, per tanto intervallo remoti. Ora il negozio è qua in stato tale, che l'invidia ora mai non ha più attacco di abbassarlo, col convincerlo di falsità, né pur anco col metterlo in dubbio. Resta a noi, ma principalmente a i nostri Ser.mi Padroni, di sostenerlo con reputazione e grandezza, col mostrare di farne quella stima che a così segnalata novità si conviene, essendo ella in effetto stimata per tale da tutti quelli che ne parlano con sincero animo.
      L'Ill.mo S. Ambasciator Medici mi scrive di Praga, non essere in quella Corte occhiali se non di assai mediocre efficacia, e per ciò me ne domanda uno, accennandomi essere desiderato anco da S. M.à; e mi scrive che io lo deva far consegnare in Venezia al Secretario del S. Residente, acciò lo mandi sicuro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
di Galileo Galilei
Ricciardi Editore
1953 pagine 265

   





Matematico Imperatore Italia Alemagna Italia Mosco Chinese Padroni S. Ambasciator Medici Praga Corte Venezia Secretario S. Residente