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      Cæli Deus sanctissime,
      qui lucidum centrum policandore pingis igneo,
      augens decoro lumine;
      quarto die qui flammeamsolis rotam constituens,
      lunæ ministras ordinem,
      vagosque cursus siderum
     
      Potrebbono dire, il nome di firmamento convenirsi molto bene ad literam alla sfera stellata ed a tutto quello che è sopra le conversioni de' pianeti, che, secondo questa disposizione, è totalmente fermo ed immobile. Così, movendosi la Terra circolarmente, s'intenderebbono i suoi poli dove si legge: «Nec dum terrat fecerat, et flumina et cardines orbis Terræ»; i quali cardini paiono indarno attribuiti al globo terrestre, se egli sopra non se gli deve raggirare.
     
     
      XV
     
      A ELIA DIODATI IN PARIGI
     
      (Bellosguardo, 16 agosto 1631)
     
     
      Ho, dopo molte difficoltà, ottenuto di stampare i miei Dialoghi, ancorché la materia che tratto, e la maniera con che la porto, meritasse ch'io fussi pregato di pubblicargli da que' medesimi che hanno fatte le difficoltà, come, in leggendogli a suo tempo, V. S. stessa comprenderà. È vero che non ho potuto nel titolo del libro ottenere di nominare il flusso e reflusso del mare, ancorché questo sia l'argomento principale che tratto nell'opera; ma ben mi vien conceduto ch'io proponga li due sistemi massimi Tolemaico e Copernicano, con dire che amendue gli esamino, producendo per l'una e per l'altra parte quel tutto che si può dire, lasciandone poi il giudizio in pendente. Ne è sin ora stampata la terza parte, e spero che in tre mesi si finirà il rimanente. Credo che, se si fusse intitolato il libro De flusso e reflusso, sarebbe stato con più utile dello stampatore.


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Lettere
di Galileo Galilei
Ricciardi Editore
1953 pagine 265

   





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