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      Ma tali intoppi non troviamo noi nel far muover la Terra, corpo minimo ed insensibile in comparazione dell'universo, e perciò inabile al fargli violenza alcuna.
     
     
     
     
     
     
      Terza confermazione per il medesimo.
      Gli orbi maggiori in maggior tempo fanno le loro conversioni.
     
     
      Tempi delle conversioni de' pianeti Medicei.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      Moto delle 24 ore attribuito alla sfera altissima disordina il periodo delle inferiori.
     
     
     
     
     
     
      Quarta confermazione.
      Difformità grande tra i movimenti delle stelle fisse particolari, mentre la loro sfera sia mobile.
     
     
     
     
     
     
     
      Moti delle stelle fisse si accelerano e ritardano in diversi tempi, quando la sfera stellata sia mobile.
     
     
     
     
     
     
     
      Sesta confermazione.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      Settima confermazione.
     
     
     
     
     
     
     
     
      Terra pensile e librata in un mezo fluido, non par che possa resistere al rapimento del moto diurno.
     
      SAGR. Io mi sento raggirar per la fantasia alcuni concetti, così in confuso destatimi da i discorsi fatti; che s'io voglio potermi con attenzione applicar alle cose da dirsi, è forza ch'io vegga se mi succedesse meglio ordinargli e trarne quel costrutto che vi è, se però ve ne sarà alcuno: e per avventura il procedere per interrogazioni mi aiuterà a più agevolmente spiegarmi. Però domando al Sig. Simplicio, prima, se e' crede che al medesimo corpo semplice mobile possano naturalmente competere diversi movimenti, o pure che un solo convenga, che sia il suo proprio e naturale.
     
      SIMP. D'un mobile semplice un solo, e non più, può essere il moto che gli convenga naturalmente, e gli altri tutti per accidente e per participazione; in quel modo che a colui che passeggia per la nave, suo moto proprio è quello del passeggio, e per participazione quello che lo conduce in porto, dove egli mai col passeggio non sarebbe arrivato, se la nave col moto suo non ve l'avesse condotto.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Terra Medicei