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      IEC
      0.03 m.p.
     
     
      87
     
      87
      92012
     
     
     
     
     
     
     
     
      5663
     
     
     
     
     
     
     
     
      5
     
     
     
      Prese dal Camerario due delle sue osservazioni più favorevoli per l'autore, si trova la lontananza della stella dal centro semidiametri 3143.
     
     
      Angoli
     
      IAC
      65.43 m.p.
     
      sini
      91152
     
     
      3143
     
     
     
     
      IEC
      0.01 m.p.
     
     
      29
     
      29
      91152
     
     
     
     
     
     
     
     
      4295
     
     
     
     
     
     
     
     
      1(300)
     
      L'osservazione del Munosio non dà parallasse, e però rende la stella nuova tra le fisse altissime: quella dell'Ainzelio ce la dà remota per infinito spazio, ma con emendazion di un mezo minuto primo la ripon tra le fisse: e l'istesso si ritrae dall'Ursino con la correzione di 12 m.p. De gli altri astronomi non ci sono le distanze sopra e sotto il polo, onde non si può ritrar cosa veruna. Or vedete come tutte le osservazioni di tutti convengono, in disfavor dell'autore, in collocar la stella nelle regioni celesti e altissime(301).
     
      SAGR. Ma che difesa trov'egli contro a sì patenti contrarietà?
     
      SALV. Uno di quei debolissimi fili: dicendo che le parallassi vengono diminuite mercè delle refrazioni, le quali, operando contrariamente, sublimano(302) il fenomeno, dove le parallassi l'abbassano. Ora, quanto vaglia questo miserabil refugio, giudicatelo da questo, che quando quest'effetto delle refrazioni fusse di quella efficacia che da non molto tempo in qua alcuni astronomi hanno introdotto, al più che potesse operar circa l'elevar più del vero un fenomeno sopra l'orizonte, mentre egli sia di già alto 23 o 24 gradi, sarebbe il diminuirgli circa 3 minuti di parallasse; il qual temperamento è scarsissimo per ritrar la stella(303) sotto la Luna, ed in alcuni casi è minore che non è il vantaggio conceduto da noi nell'ammetter che l'eccesso della distanza inferior dal polo sopra la superiore sia tutto parallasse, il qual vantaggio è cosa assai più chiara e palpabile che l'effetto della refrazione, della grandezza del quale io dubito, e non senza ragione.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Camerario Munosio Ainzelio Ursino Luna