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      In Venere poi, che nella sua congiunzion vespertina, quando è sotto il Sole, si dovrebbe mostrar quasi 40 volte maggiore che nell'altra congiunzion mattutina, e pur non si vede nè anco raddoppiata, accade, oltre all'effetto della irradiazione, ch'ell'è falcata, e le sue corna, oltre all'esser sottili, ricevono il lume del Sole obliquamente, e però assai languido, talchè, per esser poco e debile, meno ampla e vivace si fa la sua irradiazione che quando si mostra a noi co 'l suo emisferio tutto lucido; ma però il telescopio apertamente ci mostra le sue corna così terminate e distinte come quelle della Luna, e veggonsi come di un cerchio grandissimo, ed a proporzione maggiori quelle quasi 40 volte del suo medesimo disco, quando è superiore al Sole nell'ultima sua apparizion mattutina.
     
     
      Gli oggetti, quanto sono di luce più viva, tanto più mostrano di ricrescere.
     
      Esperienza facile, che mostra il ricrescimento nelle stelle mediante i raggi avventizii.
     
     
     
     
     
     
     
     
      Giove ricresce meno del Cane.
     
     
     
      Il Sole e la Luna ricrescono poco.
     
      Mostrasi con evidente esperienza, i corpi più risplendenti irraggiarsi più assai de i manco lucidi.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      Telescopio ottimo mezo per levar la capellatura alle stelle.
     
     
     
      Altra seconda cagione del poco ricrescimento apparente di Venere.
      SAGR. Oh Niccolò Copernico, qual gusto sarebbe stato il tuo nel veder con sì chiare esperienze confermata questa parte del tuo sistema!
     
      SALV. Sì; ma quanto minore la fama della sublimità del suo ingegno appresso a gl'intendenti! mentre si vede, come pur dissi dianzi, aver egli costantemente continuato nell'affermare, scorto dalle ragioni, quello di cui le sensate esperienze mostravano il contrario: che io non posso finir di stupire ch'egli abbia pur costantemente voluto persistere in dir che Venere giri intorno al Sole, ed a noi sia meglio di sei volte più lontana una volta che un'altra, e pur sempre si mostri eguale a sè stessa, quando ella dovrebbe mostrarsi quaranta volte maggiore.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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