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      IIProposizione presa da Aristotile da gli antichi, ma alterata.
      IIProprietà multiplici della calamita.
      IIIPusillanimità d'alcuni seguaci d'Aristotile.
      IIPusillanimità degl'ingegni popolari.
      III
     
     
      Q
     
     
     
      Quello che è violento non può essere eterno, e quello che non può essere eterno non può esser naturale.
      IIQuiete è il grado di tardità infinita.
      ITra la quiete e qualsivoglia grado di velocità mediano infiniti gradi di velocità minori.
      I
     
     
      R
     
     
     
      Raggi perpendicolari illuminano più che gli obbliqui, e perchè.
      IRagione per la quale i corpi luminosi si mostrano ingranditi tanto più quanto sono più piccoli.
      IIIRarità e densità ne i corpi celesti diverse da quelle degli elementi.
      IRegressi più frequenti in Saturno, meno in Giove e meno ancora in Marte, e perchè.
      IIIRegressi di Venere e di Mercurio dimostrati da Apollonio e dal Copernico.
      IIIRequisiti per poter ben filosofare in via d'Aristotile.
      IIResponso dell'oracolo vero in giudicar Socrate sapientissimo.
      IRisolvesi la medesima instanza con esempi di movimenti simili di altri corpi celesti.
      IIRisposta ridicola d'un filosofo nel determinar dove sia l'origine de i nervi.
      IIRisposta al primo argomento d'Aristotile.
      IIRisposta al secondo argomento.
      IIRisposta al terzo argomento.
      IIRisposta al quarto argomento.
      IIRisposta all'argomento preso da i tiri di punto bianco, orientali ed occidentali.
      IIRisposte a gli argomenti contro al moto della Terra presi ex rerum natura.
      IIRisposta finta del Keplero, con certa arguzia coperta.
      II
     
     
      S
     
     
     
      Saper divino infinite volte infinito.
      ISaturno, per la tardità, e Mercurio, per il vedersi di rado, furon degli ultimi ad esser osservati.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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