Pagina (846/1069)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Or che sarebbe in egual distanza con la Luna? Pur non ardirei negare ogni riflesso, e quel poco che nella Luna nova sottilmente falcata si vede, convengo insieme con voi esser probabilmente dalla Terra.
      18. L'opinione da voi ripresa č da me parimente stimata poco vera.
      19. Che la Terra operi nella Luna col lume e con il moto, come la Luna nella Terra, a me non pare nč vero nč verisimile: non giā perchč non creda che il lume non sia di sua natura operativo, ondunque altrove si rifletta, riserbando egli (almeno in parte) la virtų originaria del suo fonte inesausto, ma per esser la Luna (come gli altri corpi celesti) di passioni corruttive impassibile, con la diversitā e diminuzione di questo riflesso, che assolutamente scemerebbe non poco di attivitā che a tali effetti si converrebbe.
      20. Che la Luna sia durissima, č da i Peripatetici tenuto per certo, ed č motivo pių suo che vostro.
      21. La confirmazione, con i segni addotti, della illuminazione della Luna nelle parti ove non č rimirata dal Sole, sia dal reflesso della Terra, vi si č concesso. Parimente, che i corpi umidi si mostrino pių oscuri che i secchi, gli erti che i piani, senza che tanto vi affatichiate in darno, non vi si nega.
      22. Che nella Luna non si trovino nč animali nč piante, noi, che da lei rimovemo ogni generazione e corruzzione, pių probabilmente di voi lo possiamo affirmare; ma voi, che la statuite generabile e corruttibile come la Terra, non so in qual modo la possiate, in bona consequenza, privare di questi effetti propri e naturalissimi di queste prime passioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestā il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Luna Luna Terra Terra Luna Luna Terra Luna Luna Peripatetici Luna Sole Terra Luna Terra