Pagina (898/1069)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La terza cosa da considerarsi è la vostra inavertenza, il non sapervi valer dell'occasione opportuna per avantaggiarvi e ferir facilmente il vostro aversario con le sue proprie arme. Voi per più fondata ragione, fra l'altre, adducete che i proietti cadenti seguino il corso diurno della Terra in giro, sì per esser di natura terrea, onde anco separati ritengono il medesimo moto, sì perchè sono aiutati dall'aria, che circolarmente si move. Ecco, fra gli altri vostri luoghi, qui le vostre parole, che ora le ho avanti gli occhi nel vostro libro: "Ma quando l'aria si movesse con pari velocità, niuna imaginabil diversità si troverebbe". E seguendo soggiungete: "Alla pietra cadente dalla torre il movimento in giro non è avventizio ed accidentario, ma naturale ed eterno, e dove l'aria segue naturalmente il moto della torre, e la torre quel del globo terrestre". Ora voi sapete, per vostre inculcazioni ad Aristotile, che le parti del corpo circolare non sono cerchi e non possono moversi in giro da sè sole o ciò vi sarebbe malagevolissimo da provare; sì che agevole vi sarebbe stata la strada col tralasciar questo punto e prender quel che faceva per voi. Quanto facile e sicuro dunque era, per salvar che quei cadenti si movano in giro al pari della Terra, il dire con Aristotile che siano portati dal mezo, e (a questo proposito) dall'aria! che non era gran fatto provar per molti capi non impossibili, che ella circolarmente si mova. Or non avreste qui fatto un colpo notabile e da maestro contra Aristotile, assalendolo e ferendolo con la sua propria dottrina? in qual vigore sarebbe restato il suo famoso argomento di proietti cadenti a perpendicolo, per provar la quiete della Terra, se con le sue posizioni gli aveste potuto improverare che siano al pari di essa portati in giro dal mezo? onde quantunque ella si mova, potrebbono nondimeno cascare a perpendicolo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Terra Aristotile Terra Aristotile Aristotile Terra