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      [vedi figura 21.gif]metà nell'orbe di Giove, l'altra in quel di Saturno, e vicino a lui è il carattere sudetto di Giove; in ultimo è l'orbe di Saturno col suo carattere e con lettere F, M. Ecco la figura, ritratta puntualmente.
      Circa la qual situazione consideraremo le cose che più importano e che più sono di controversia; e prima che il Sole sia nel centro dell'universo, il che dite concludersi "da evidentissime e perciò necessariamente concludenti, osservazioni: delle quali la più palpabile, per escluder la Terra da cotal centro e collocarvi il Sole, è il ritrovarsi tutti i pianeti ora più vicini ora più lontani dalla Terra, con differenze tanto grandi, che, v.g., Venere lontanissima si trova sei volte più rimota da noi che quando ella è vicinissima, e Marte si alza quasi otto volte più in uno che in un altro stato. E che i movimenti loro siano intorno al Sole, si argomenta da i tre pianeti superiori, Marte Giove e Saturno, dal ritrovarsi sempre vicinissimi alla Terra quando sono all'opposizion del Sole, e lontanissimi quando sono verso la congiunzione; e questo allontanamento ed avvicinamento importa tanto, che Marte vicino si vede ben 60 volte maggiore che quando è lontanissimo. Di Venere poi e di Mercurio si ha certezza del rivolgersi intorno al Sole dal non si allontanar mai da lui e dal vedergliesi or sopra or sotto, come la mutazion di figure in Venere conclude necessariamente. Della Luna è vero che ella non si può in niun modo separar dalla Terra, per le raggioni che più distintamente nel progresso si produranno.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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