Pagina (948/1069)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma ciò non vi è di refugio. Prima, perchè se tutte le parti (come dite della Terra) si movessero difforme ed irregolarmente tutte tutte, uscirrebbon del segno, e vi toccherebbe a dire e mostrare quel tutto senza parti, che avesse altro moto distinto da loro. Ma il mio essempio caderebbe di alcune che non variassero notabilmente sito e velocità, anzi con proporzionata alternativa l'una ricompensasse il mancamento dell'altra: nel modo che possiam dire, un bracciale da pallone esser rotondo, colle sue parti ineguali per la proporzione; ma se tutte fussero inequali ed irregolari, ogni uniformità e regolarità si leverebbe. L'altra, che se ben questo ch'io dico abbia parzial verità ne i corpi fluidi, per esser le parti divisibili e mobili distintamente (già chi move un poco d'acqua nel mare, non è necessario nè possibile che la commova tutta), ma ne i corpi solidi, duri e continuati e resistenti, qual è la Terra, quel che dite è assolutamente falso e chimerico. Chi ha visto mai volger da una parte una macina da molino, over una ruota di orlogio, di carrozza o di altro, e che l'altre parti non si sian mosse? e chi ha visto ritenerne o ritardarne una parte, che non si sia fermata tutta tutta la ruota, se pur non si è rotta in pezzi? Veniamo anco a gli altri essempi, che si assomigliano naturalmente alle vostre posizioni. Le ruote esterne di molini da una parte toccano l'acque di fiumi, e sono da esse acque agitate e rivoltate; dunque dalla parte dell'aria, ove non hanno questo intoppo, sono più veloci che da quella dell'acqua, ove sono urtate? chi lo direbbe? chi non vede l'opposito?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





Terra Terra