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      In Firenze, MDCCLXXX. Tomo I, pag. 112.
      (106) Vedi, per esempio, la lezione di L riferita tra le varianti a pag. 722, lin. 17-20.
      (107) Il lettore potrà vedere degli esempi di ciò confrontando le varianti col testo.
      (108) Soltanto abbiamo trascurato di notare alcune forme come precipitarete, longhissimo, forsi che s'incontrano, ma di rado, in V, e andarete, segnarebbono, ecc., che si leggono nel cod. M, le quali abbiamo corretto, sapendo, per la pratica degli autografi di GALILEO, che non erano da lui usate (cfr. vol. V, pag. 18). Neppure abbiamo registrato cresciendo, crescie, conosciere, sciendere, che non sono rari nel cod. M.
      (109) Nel registrare le varianti ci siamo attenuti spesso alle norme indicate nel vol. V, pag. 269, nota 4.
      (110) Opere di GALILEO GALILEI ecc. In Firenze, MDCCXVIII. Nella Stamp. di S. A. R. Per Gio. Gaetano Tartini e Santi Franchi. Tomo III, pag. 91-116.
      (111) Gli editori si giovarono, per le scritture che, come queste Postille, non erano state pubblicate per lo innanzi, appunto di manoscritti del VIVIANI: vedi nel Tomo I di quell'edizione, pag. XIII.
      (112) Possono dipendere, per esempio, da false letture, come l'esame dei singoli passi nel cod. V fa pensare, le seguenti lezioni della stampa fiorentina: pag. 713, lin. 12, della nostra edizione, e fosse in luogo di è forse; pag. 714, lin. 2, vista ec. per in luogo di vista per, e, alla stessa pagina, lin, 12, immaginabili in luogo di inimaginibili, e, lin. 13, rettissimi in luogo di certissimi; pag. 715, lin.


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Le opere di Galileo Galilei
Edizione nazionale sotto gli auspici di sua maestà il re d'Italia. Volume VII
di Galileo Galilei
Tipografia Barbera Firenze
1897 pagine 1069

   





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