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      Quello che mi contarà li danari, non mi ha ancora parlato; ma di ragione doverà cambiare secondo il corso della piazza. Il sensale anch'esso m'ha detto, che dipendendo questo avantaggio dalla sua trattatione, ne dovrebbe haver buona parte. Io però credo non voler ceder ad alcuno. La lettera è di d.ti 287, s. 10, et non ho trovato alcuno che m'habbia voluto servire di minor suma; onde mi son contentato pigliar li 300 intieri, et così le invierò il rimanente. Tra tanto V. S. Ecc.ma potrà scriver ringratiando il Cl.mo Veniero, il quale in questo servitio ne ha havuta tanta parte quanta io stesso, e piezò meco in solidum. Et se in altro posso servirla, la mi comandi.
      Le rendo molte grazie del declinatorio, il quale non ho per ancora posto in opera.
      L'Ecc.mo Senato manda un suo secretario in Inghilterra(200), per negotio di particolari mercanti. Con questa occasione mi sono rissoluto scrivere all'autore del magnete(201), per avere la sua amicitia. Mi farà gratia V. S. Ecc.ma scrivermi alcuna cosa che ella si compiacesse che gli conferissimo, perchè per ora io non ho molte cose degne, non havendo ben letto il suo libro; ma non mi partirò da alcuni generali et dalle cose contenute nel primo libro, delle quali parmi havere qualche cognitione. Et avendo hora molta fretta per esser notte, faccio fine et me le raccomando.
     
      In V.a, a XX Decembre 1602.
      Di V. S. Ecc.maDesid.mo di servirla
      Gio. Fr. Sag.
     
      Fuori: Al molto Mag.co et Ecc.mo S.r Hon.moIl S.r Galileo Galilei, mathem.co
      Padova.
     
     
     
      90*.
     
      FRANCESCO MOROSINI a GALILEO in Padova.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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