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      Non havend'ella dunque più d'un moto sensibile, non può già esser cometa, dovendo loro necessariamente, oltre quel del primo mobile, haverne un altro verso oriente, rispetto la tardanza che fanno mentre al detto primo mobile resistono; il quale se bene realmente non fosse vero e real moto, niente di meno a noi tale ci appare.
      La sesta ragione, assai efficace, si può trarre dal sito suo che ha verso il sole: poi che, quando apparve, era o nella linea eclitica, per la quale scorre il sole, o da quella non molto lontana, e dal sole distante solo per due segni del zodiaco, cioè intorno a sessanta gradi, sempre nell'istessa grandezza conservandosi sintanto che si è potuta vedere. Da questo suo sito adunque io ne cavo argomento certo et infallibile che non sia cometa: poi che, s'Aristotile dice, nelle Meteore, che rare volte tra li segni tropici se ne producono, per la calidità di quel sito, causata dalla vicinanza del sole, che continuamente per quel spatio delli tropici contenuto vien aggirato (et questo perchè detto calore, dalla reflessione de' suoi raggi ad anguli retti prodotto, quella essalatione o vogliamo dir fumo che quindi trahe, inanzi che possi ascender alla regione superiore del'aria et quivi, unita et ammassata insieme, formar una cometa, per l'accessione sua disperde, dissipa, et per dir in una parola risolve), potrò io ragionevolmente dire che mai se ne possino generar tanto vicine al sole, et generate conservarvisi tanto tempo, per le sopradette cause, le quali sono molto più efficaci se sotto il sole direttamente si considereranno che tra li tropici, mentre il sole sia dal loco della cometa, tra quelli generata, molto più lontano che non fu et sia da questa, nel Saggittario prodotta.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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