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      È vero che mi sarebbe stato senza dubio più molesto il partire, poi che mi toglieva il poterla et servire come meritano le rarissime virtù sue et l'affezzione che V. S. mostra di portarmi. Mi duol bene infinitamente, per servitio del Ser.mo Sig. Principe(291), ch'ella fosse necessitata d'andarsene così presto, già che in sì pochi giorni a pena il tempo sarà stato a bastanza per rivedere et rinfrescare nella memoria di S. Al.za le cose passate. Pur conviene aver pazienza; et se a Dio piacerà di concederci vita et sanità, si potrà supplire a questo mancamento un'altra volta. Io, et presente et assente, l'amarò et osservarò sempre, con desiderio di servirla: et quello che dico di me, dico medesimamente del Caval.r mio nipote. Et l'uno et l'altro insieme le baciamo le mani con ogni affetto.
     
      D'Orvieto, il dì ultimo di Settembre l606.
      Di V. S. molto Mag.ca et molto Ecc.teAff.mo Ser.re
      Cipriano Sarac.llo
     
     
     
      144.
     
      GALILEO GALILEI a......................
      Padova, 27 ottobre 1606.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. V, car. 4 e 5. - Copia di mano del secolo XVIII.
     
      Ill.mo Sig.r e P.ron Col.mo
     
      Tornai di Firenze dieci giorni sono, e trovai tre lettere di V. S. Ill.ma e due compassi inviatimi, le quali lettere da' miei di casa erano state trattenute, perchè per tre settimane innanzi li avevo scritto che non mi scrivessero più, perchè ero per partirmi; e perchè la partita mia si prolungò 15 giorni di più, nè io ebbi le sue lettere, nè ella nè gli amici suoi sono prima restati serviti. Ma più, la mia cattiva fortuna ha voluto, che a pena ritornato a Padova, sia stato assalito da una malattia grave e pericolosa, la quale mi ha tenuto e tiene tuttavia nelle sue forze, sì che il servire V. S. Ill.ma è stato per necessità ritardato; nè potrò rimandarli gli strumenti prima che la prossima settimana, al qual tempo senz'altro glie le manderò(292) insieme con due copie degl'usi loro, dalle quali resterà(293) l'amico di V. S. Ill.ma satisfatto ancora del problema.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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