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      Da tale accidente potette forse avvenire che si tardò un poco a dar avviso della nascita a quelli che stavano fuor della camera per notar l'hora. Et il sopradetto pericolo mi par assai notabile per poter rettificare la natività, non essendocene fin hora occorso alcun altro. Con questa occasione ricordo a V. S. il mio solito desiderio di servirla, et le bacio la mano.
     
      Da Fior.za, alli 18 di Dicembre 1608.
      Di V. S. molto Ill.reAff.mo Serv.re
      Curzio Picchena.
     
      Fuori, d'altra mano: Al molt'Ill.re Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo [.....] Matematico nello Studio di
      Padova.
     
     
      202.
     
      GALILEO a CRISTINA DI LORENA in Firenze.
      Padova, 19 dicembre 1608.
     
      Bibl. Naz. Fir., Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 31. - Autografa.
     
      Ser.ma Mad.ma
     
      Il benignissimo affetto che da diversi segni ho scorto in V. A. S. verso la persona mia, mi presta di presente ardire di supplicarla con ogni maggiore humiltà, che voglia esser servita di favorire Mess. Benedetto Landucci mio cognato, il quale li porgerà la presente, a presso S. A. S.ma, sì che resti graziato di ottenere quanto in un suo memoriale domanda; assicurandola che in diligenza et fedeltà da niun altro lor vassallo sarà superato, et raccomandandoli la povera sua famiglia, che per tale aiuto sarà dalle lunghe sue miserie sollevata, che è opera prima della somma bontà di V. A. S.: di che et essa bisognosa famiglia nelle sue calde orazioni a presso Dio ne le renderà merito, et io in perpetuo gliene haverò quell'obligo istesso che se nella mia propria persona fusse tal benefizio stato conferito.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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