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      Io ò fornito di abbozzare a S.o Pagolo la tavola, et iermattina me ne tornai a Roma, dove, per isbrigarmi di certe opere di questi Illustrissimi che ò fra mano, credo di volere passare la state, per terminare più presto queste opere e non andarmene in gite, poi che il tempo m'è mancato fra mano; dove fra questo resto della state et il verno seguente darò fine, et con più quiete verrò a goderla e servire la seguente primavera.
      Circa i disegni ch'ella mi chiede, io non ò pronto cosa alcuna, ma andrò facendo qual cosa per poternela servire.
      Il Sig.re Iacopo Giraldi, che è qui presente, bacia le mani a V. S. Ecc.ma, et la pregha a favorirla, con la risposta di questa, delle postille sopra la prima stanza del Tasso(465), che, senza dar nome allo autore, caso però che gli dispiacesse, se ne vorebbe poter valere in qualche ragionamento, che gniene resterà con molto obligo. Et con questo baciandoli le mani, gli pregho dal Signore Dio ogni maggior felicità.
     
      Di Roma, il dì 22 di Maggio 1609.
      Di V. S. Ecc.maAff.mo Ser.re
      Lodovico Cigoli.
     
      Fuori: All'Ecc.mo Sig.r et Patron mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei, Lettore delle Matematiche.
      Padova.
     
     
      221.
     
      LUCA VALERIO a GALILEO in Padova.
      Roma, 23 maggio 1609.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VII, car. 95. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo S.re et P.ron mio Oss.mo
     
      Da questa seconda di V. S., resami dal S.r Cigoli, a me gratissima, et dalla scritta a lui, non tanto piacere ho ricevuto per le lodi ch'ella mi dà, molto superiori al mio merito, quanto dall'affettione che mi mostra, ond'ella sì caldamente è mossa ad honorarmi; il che fare io non posso verso di V. S., come che io mai non cessi di predicare la sua singular scienza et sublime ingegno, adorno d'una incomparabile modestia, per la quale V. S. si degna di volere conferir meco la sua eccellentissima opera de' corpi gravi naturalmente mossi et de' proietti; la qual materia V. S. con ragione stima intatta fin hora.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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