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      Il Ser.mo Elettore poi, come principe umanissimo, si misse a parlar meco, et mi disse haver già hauto un de' vostri libri, ma senza figure, et vi prega che vogliate far un trattato sopra de la fabbrica de lo strumento, et insegnarlo a fare; et non havendo voi, in questo vostro primo libro, insegnato chiaramente tal fabbrica, li pare che sia mancamento; et dice, se metterete innesecuzione quello che scrivete, che vi farete inmortale; et vi prega, non volendo voi insegnar a altri detta fabbrica, al manco siate contento di volerne conpiacere S. A., che vi si dimostrerà quel principe che gli è; et dettoli che li mandate un occhiale, ne à ricevuto sommo contento, et mi dette la mano in fede, dicendomi che vi sarà gratissimo: et perchè S. A. deve partir per Praga fra pochi giorni, à dato ordine che li sia mandato subbito detto occhiale. Vedete hora voi se potete conpiacere questo principe circa l'insegnarli il modo di fabbricar lo strumento; quanto che no, scrivereteli una lettera a vostro modo. Vi dico bene che S. A. si diletta infinitamente di tal professione.
      L'occhiale che vi ho dimand[a]to per me, non mi rispondete niente. Se bene io non son principe, da potervi remunerare, sono al manco vostro fratello, et per questa causa mi pare strano che non vogliate conpiacermi di tal cosa: pure non sono interamente fuora di speranza.
      Li dui giorni che ò hauto li libri appresso di me, li ò fatti vedere a diversi signori int[en]denti, i quali restono stupiti di sì miracoloso trovato, et in particolar il Sig.r Talbotto, signore principalissimo Inghilese, stato scolar[o] di nostro padre già circa 30 anni fa; et dice cognoscervi voi ancora, et per esser intendentissimo(657) di tal proffesione, resta marav[i]gliatissimo; et vi saluta caramente, rallegrandosi infinitamente il sentir le vostre virtù. Io poi non vi dico niente de l'allegrezza ch'io sento del vostro bene, et questo S. Giovanni a Firenze ho paura che non siate rubato dal nostro Patrone a cotesti Signori: il che prego Nostro Signore che segua quello che sarà per il meglio.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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