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      Restami finalmente di significare a loro A.ze Ser.me, come per ridurmi in perfetto stato di quiete di mente mi bisogneria liberarmi da alcuni oblighi che ho, et in particolare con 2 miei cognati(772), per il resto di dote che deveria per sua parte pagar loro mio fratello, havendo io sborsata la parte mia et assai più; ma perchè mi trovo obligato per lui, et esso non si trova in facoltà di poter satisfare al suo debito(773), è forza che sottentri io per lui. Però mi sono promesso tanto della benignità di loro Alt.e Ser.me, che quella comodità che ad altri molte volte hanno fatta, et io più volte ho ricevuta qua da questi Signori(774), mi deva, supplicandonele io, esser conceduta: et questa è l'imprestito dello stipendio di 2 anni, per doverlo scontare ne i prossimi quattro venturi; et ciò domando io per grazia specifica dalla loro infinita cortesia, dalla quale sola intendo di riconoscerla et non da altra condizione, havendo io, come da principio ho scritto, fermo proponimento di non mutare articolo alcuno essenziale di quelli che dalla assoluta deliberazione di loro Alt.e mi sono stati proposti.
      Altro più non soggiungo in questa materia, ma starò attendendo da V. S. Ill.ma quanto prima lo stabilimento et effettuazione del negozio, per venirmene poi subito a servire et reverire presenzialmente i miei Ser.mi Signori et Padroni naturali. A i quali intanto reverente m'inchino, et a V. S. Ill.ma con ogni spirito bacio le mani, pregandogli dal Signore Dio il compimento di ogni suo desiderio.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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