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      Angor, inquam, dolore, eo quia Magini animus non minime excruciatur; ipsissimus ille maerore afficitur, quod famulus, et victu et doctrina enutritus ab ipso, si non ferro, calumniis tamen convitiisve, percutere quem valde diligit, coram omnium hominum coetu, nunc tentat. Testor Deum, Ecc.me Vir, millies ego hunc Martini animum ab hoc pertentato opere dimovere non praetermisi.
      Amo te, iterum amo te, ob tui praeclarissimas, quibus perpetuo fulgebis, virtutes, quarum fulgore, nec spes sane irrita erit, hae nubes, erroribus conglutinatae, dissipabuntur. Interim vive foelix, et meipsum ex intimis cordis visceribus commendatum habeas quaeso.
     
      Bononiae, quinto Non. Iulii 1610.
      Ecc.mae D. tuaeStudioss.s
      Fr. Paulus M.a Cittadinius,
      in almo Bonon. Gymnasio Theolog.
     
     
     
      351.
     
      MARTINO HASDALE a GALILEO in Padova.
      Praga, 5 luglio 1610.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. VIII, car. 21-22. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r P.rone Colend.mo
     
      Dovevo scrivere a V. S. con l'ordinario passato del triomfo che il Zugmesser andava cantando per tutto del Magino contro di lei, mediante tre lettere scritte da Bologna in confirmatione, anzi essaggeratione, delle prime calonnie, alle quali 24 di Bologna della professione sottoscrivono: ciò è di essere stati presenti quando V. S. si sforzò di fare la dimostratione del suo libro con il suo stromento, et che ella diceva: Non vedete la tale, la tale et la tale cosa?, ma che non fu pure uno che confessasse di vedere, ma ben tutti dicevano di non vedere nulla di quello ella affermava di vedere: di maniera che tutti quei che hanno viste queste lettere restano confusi altrettanto di quello che si rallegravano di simile inventione truovata da V. S. Ma non ho mancato di confortare parecchi con le lettere dell'Ill.mo S.r Card.le Capponi, et questa mattina con quelle di V. S., le quali ho mostrato questa mattina al S.r Vacchero, huomo della prima classe fra' letterati, oltre che è de' primi conseglieri di S. M.tà Cesarea et mecenate de' virtuosi.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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