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      Però l'altra sera, cenando io seco, havemmo contesa sopra l'essere stato il primo inventore di questo stromento, volendo egli sostentare che Giovanni della Porta havesse detto stromento(794); con il quale dice havere parlato 4 volte, et che l'haveva truovato huomo singolarissimo, non ostante che io dicesse tutto il contrario, sforzandomi(795) di convincere con infinite tare che so contra il Porta, quale non intendeva molti capitoli della sua Magia, nè manco le sapeva ispiegare in volgare, iscusandosi che erano tutte cose havute da altri così scritte in latino come stavano stampate nel suo libro. Appunto si truovò nella medesima compagnia l'antiquario di S. M.tà, amico di quello, che confuse il Porta.
      Il medesimo antiquario, come intimo di S. M.tà Cesarea, disse che S. M.tà restava ogni giorno tuttavia più sodisfatta di questa inventione, particolarmente di quegli ultimi occhiali mandati dal S.r Ferdinando Tassis di Venezia al S.r Ammoral Tassis, che risiede qui, ambedue amici miei, et quello primo del S.r Ottavio(796).
      Appunto, per saltare di frasca in pertica, non ho havuta risposta dal S.r Ottavio ad una mia, o forsi il tempo non serve ancora. Con il corriere ordinario gli scriverò di nuovo. Intanto mi favorisca di un baciamano, come anco alli nostri Padri venerandi. Quel gentilhuomo che mi disse di quelle lettere di Parigi che scriveva Maestro Pavolo(797), andò a casa, ma l'aspetto di giorno in giorno di ritorno. Con che fine le bacio le mani.
     
      Di Praga, alli 5 di Luglio 1610.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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