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      Obblig.mo Ser.reGalileo Galilei.
     
     
     
      403.
     
      LODOVICO CARDI DA CIGOLI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 1° ottobre 1610.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VI, car. 74. - Autografa.
     
      Eccel.mo Sig.r mio Oss.mo
     
      Scrissi a V. S. due settimane sono per Fiorenza, come ella mi avisò di Padova, et dello stato del Sig.r Luca Valerio et come li avevo fatto le racomandazioni, le quali rendeva duplicate. Di me poi, dell non la poter godere che pure tanto tempo(887) ò desiderato il suo ritorno alla patria, et quando è effettuatosi, la mia mala fortuna à volsuto abbia questo impedimento, per contemperare ogni mio piacere con tanta amarezza; pure, se piacerà a Dio, fra uno anno o diciotto mesi(888) credo sarò spedito e di ritorno per goderla, che è quello che io sopra ogni altra cosa desidero. Intanto, s'ella può dare una volta di qua, non credo che sia fuori di proposito, perchè questi Clavisi(889), che sono tutti, non credono nulla; et il Clavio fra gli altri, capo di tutti, disse a un mio amico, delle quattro stelle, che se ne rideva, et che bisognierà fare uno ochiale che le faccia e poi le mostri, et che il Galileo tengha la sua oppinione et egli terrà la sua.
      Gli ò da dire anche, che alcuni ànno tassato il titolo del libro che l'à messo fuori, et che ora, avendo voluntà di farlo vulgare, pure agli amici vostri vorrebbono che fusse più semplice et positivo. Io non l'ò visto, et quando lo avesse visto, per essere latino, non lo arei inteso: però ella sa che il Petrarcha, Dante e 'l Boccaccio quanto semplicemente l'ànno posto.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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