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      Hora eccoci, Signor mio, chiariti come Venere (et indubitamente farà l'istesso Mercurio) va intorno al sole, centro senza alcun dubbio delle massime rivoluzioni di tutti i pianeti; in oltre siamo certi che essi pianeti sono per sè tenebrosi et solo risplendono illustrati dal sole, il che non credo che occorra delle stelle fisse, per alcune mie osservazioni, et come questo sistema de i pianeti sta sicuramente in altra maniera di quello che si è comunemente tenuto: così nel determinare le grandezze delle stelle (trattone il sole et la [vedi figura luna2.gif]) si sono presi errori, nella maggior parte de i pianeti et in tutte le fisse, di 3, 4 et 5 mila per cento, et più ancora.
      Quanto a Saturno, non mi meraviglio che non l'habbino potuto distintamente osservare: prima, perchè ci bisogna strumento che multiplichi le superficie almanco 1000 volte; di più, Satutno adesso è tanto lontano dalla terra, che non si vede se non piccolissimo: tuttavia l'ho fatto vedere qui a molti dei loro fratelli così distintamente, che non vi hanno alcuna dubitanza; et si vede giusto così [vedi figura 427a.gif]. Cinque mesi sono, si vedeva assai maggiore: da quel tempo in qua è diminuito molto, nè però si è mutata pure un capello la costituzione delle sue 3 stelle, le quali, per quanto io stimo, sono esattamente parallele non al zodiaco, ma all'equinoziale.
      La notte passata osservai l'eclissi della [vedi figura luna2.gif], ma però senza novità alcuna, non havendo veduto altro che quello appunto che mi ero immaginato, ciò è che il taglio dell'ombra è indeterminatissimo et confuso, come quello che è cagionato dal corpo della terra, posto lontanissimo dalla [vedi figura luna2.gif]; dove che le ombre che si scorgono nella medesima [vedi figura luna2.gif], cagionate dalle eminenze che sono nell'istesso corpo, sono terminate, crude et taglienti.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume X. Carteggio 1574-1610
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 710

   





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